Sulla terra arida e ansante,
stanca e ferita,
fragili boccioli di speranza
dipingono e illuminano
il mondo diventato pallido.
Colori diversi ne compongono il cuore,
altezze differenti ne toccano il cielo,
paure diverse ne affrontano il nero.
Correranno con la leggerezza delle rondini,
cammineranno con il sole che gli scalda il sangue,
voleranno con il vento leggero tra i capelli,
piangeranno insieme alla pioggia fredda,
urleranno poesie nella notte stellata.
L’aquilone sognatore faranno volteggiare,
nel mare di idee potranno nuotare,
nulla li potrà cancellare,
tranne quelle mani taglienti.
Quelle mani che ci tolgono il respiro
quelle mani che ci segnano dentro
quelle mani che ci strappano prematuramente dalla terra
quelle mani che ci chiudono in una caverna impedendoci di crescere
quelle mani che ci stringono catene sul profumo della pelle
quelle mani che ci impediscono di vedere il mondo
Lottiamo contro queste mani,
ma sono troppo forti.
Urliamo contro queste mani,
ma non ci ascoltano.
Sogniamo per queste mani un abbraccio d’amore,
ma non sanno amare.
Sonia Vanoni
Classe II H
E. Medi - Villafranca
Una poesia bellissima e molto profonda.