5) QUALE INTERAZIONE TRA SERVIZI E FAMIGLIE SOLIDALI?

5) QUALE INTERAZIONE TRA SERVIZI E FAMIGLIE SOLIDALI?

Messaggioda MARCO GIORDANO » 24/04/2015, 8:07

Quali le modalità di interazione tra reti di famiglie sodali e servizi sociali territoriali?
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Re: 5) QUALE INTERAZIONE TRA SERVIZI E FAMIGLIE SOLIDALI?

Messaggioda Adriana De Trovato » 27/04/2015, 15:30

Nell'ambito delle attività svolte dall'A.F.A.P.Associazione Famiglie Affidatarie Palermo Onlus, di cui faccio parte come Consigliere Direttivo, abbiamo potuto constatare che in genere, nel territorio del comune di Palermo, la definizione di famiglie solidali corrisponde a comunità alloggio per minori o ragazzi. Da quanto rilevato a seguito di incontri con i servizi sociali territoriali non esiste una rete di famiglie solidali o d'appoggio (intese come famiglie che saltuariamente offrono ospitalità a minori che vivono nelle comunità alloggio); i casi sporadici di famiglie accoglienti nascono da azioni personali direttamente presso le comunità oppure tramite alcune parrocchie.
Probabilmente una azione di promozione dell'affido da parte dei servizi sociali delle varie circoscrizioni della città e/o la progettazione di attività che favoriscano l'incontro, l'aggregazione e lo scambio tra i minori potrebbero "piantare il seme" della solidarietà e dell'accoglienza.
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Re: 5) QUALE INTERAZIONE TRA SERVIZI E FAMIGLIE SOLIDALI?

Messaggioda pasqualeaddesso » 04/05/2015, 6:31

Una famiglia che vive l'esperienza dell'accoglienza vive spesso una profonda solitudine di fronte alle sfide che è chiamata ad affrontare. Come sostenere questa "solitudine"? I rapporti con i servizi sociali sono fondamentali in quanto nella gran parte dei casi si tratta di famiglie già seguite, ma per le quali le azioni di supporto alla genitorialità non hanno avuto gli esiti sperati. In tali situazioni, sarebbe molto importante che il lavoro fatto dalle “famiglie solidali” sia innanzitutto riconosciuto in particolare per quelle esperienze in cui dalla passione educativa delle famiglie siano nati e/o costituiti dalle famiglie dei soggetti giuridici (associazioni, etc.) che supportano le famiglie in queste sfide educative. Si tratta, infatti, di associazioni in cui le famiglie “accoglienti” si identificano idealmente in quanto non in rapporto di dualità ma di immedesimazione. Tale riconoscimento può avvenire a diversi livelli: organizzazione di singole iniziative comuni, progetti di intervento, collaborazioni stabili tramite convenzioni, accreditamento.
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Re: 5) QUALE INTERAZIONE TRA SERVIZI E FAMIGLIE SOLIDALI?

Messaggioda marco.bellavitis » 04/05/2015, 9:55

Le modalità nella nostra esperienza sono le più varie. Generalmente esse sono tanto più forti quanto “impegnativo” il servizio richiesto alla famiglia solidale che quindi presuppone l’elaborazione di un progetto sociale da parte dei servizi.
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Re: 5) QUALE INTERAZIONE TRA SERVIZI E FAMIGLIE SOLIDALI?

Messaggioda Barbieri Guido » 13/05/2015, 15:52

L’obiettivo che si è posta Alisolidali un anno fa, è stato quello di mettere in rete famiglie o single, appositamente formate, disponibili ad affiancare, gradualmente e attraverso un processo di conoscenza reciproca, altre famiglie che si trovano in difficoltà nell’affrontare i problemi quotidiani o che presentano modelli educativi carenti.
La rete, inizialmente formata da due famiglie affidatarie e da single e famiglie contattate nella cerchia parrocchiale, ha messo in contatto situazioni di disagio con situazioni di disponibilità alla solidarietà, cercando di coordinare interventi in modo che a una certa richiesta o necessità di aiuto fosse corrisposta una certa disponibilità di tempo e mezzi . Il punto di forza è stata la creazione di relazioni tra famiglie per la creazione di un “villaggio” dove pubblico e privato siano forza collaborante per il benessere del minore. Il luogo dove attuare il progetto e dove attualmente vengono accolti tutti pomeriggi i bambini e i ragazzi, è stato messo a disposizione dall'assessorato.
La presenza di un’equipe composta da assistente sociale, educatore e psicologo, attualmente presente nel CASF dei servizi, è stata dispensabile per la formazione delle famiglie o single, per la mediazione tra famiglie, per l’aiuto all’inserimento del minore nelle varie forme di accompagnamento/solidarietà/affido temporaneo/tutoraggio e per il monitoraggio del rapporto. E' stato necessario studiare e attuare forme di assicurazione per la famiglia solidale , per i volontari e per i fruitori sul modello del associazioni di volontariato.
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