1.B) QUALI CONTENUTI E METODI DI VALUTAZIONE/PROGETTAZIONE

1.B) QUALI CONTENUTI E METODI DI VALUTAZIONE/PROGETTAZIONE

Messaggioda MARCO GIORDANO » 24/04/2015, 7:47

Quali aree di valutazione?
Si ipotizza la seguente articolazione:
o valutazione delle difficoltà:
- diagnosi (qual è il danno ricevuto da questo bambino?)
- prognosi (quali sono i margini e i tempi di miglioramento?)
o valutazione delle risorse: quali risorse ha il bambino? E quali il sistema familiare, parentale e comunitario?
o valutazione dei bisogni:
- individuazione dei bisogni: cosa serve al bambino? Quali sono le "competenze/funzioni di cura" di cui ha bisogno? Quali i bisogni del contesto familiare/parentale influenti sul percorso del bambino?
- bilanciamento dei bisogni: quali sono i bisogni preponderanti/prioritari ai quali dare risposta, anche - se occorre - a scapito di altri bisogni? Quali sono i bisogni ai quali non si può non rispondere, pena il fallimento dell'inserimento? E, di conseguenza, quali sono le "competenze-funzioni prevalenti/prioritarie/necessarie" che il contesto che accoglie tali minori deve assicurare? Molto importante anche chiedersi quale sia il tempo di presumibile durata dell'inserimento.
o valutazione "prescrittivo-progettuale": qual è lo specifico progetto che si va a realizzare? Qual è il "datore di cure" (o i "datori di cure") che può dare al bambino le risposte necessarie, quindi, garantire il massimo raggiungimento degli obiettivi del progetto?
A livello territoriale occorre programmare laboratori di confronto deputati alla predisposizione di schede di valutazione multidimensionali che permettano di avere un quadro preciso del bisogno del minore e di elaborare il progetto educativo personalizzato fondamentale per realizzare adeguatamente l'intervento sul minore.

Quali fasi della abbinamento minore/comunità? [nel caso in cui la valutazione orienti verso l'inserimento in una comunità]
Ipotesi: Distinguere tre fasi della valutazione "prescrittivo-progettuale":
o a) pre-abbinamento: individuazione - tramite analisi dell'anagrafe delle comunità - di quelle comunità potenzialmente attrezzate/competenti per svolgere le funzioni di cura necessarie al raggiungimento degli obiettivi fissati dal progetto individualizzato;
o b) verifiche preliminari (nel caso in cui il pre-abbinamento : con le varie comunità "pre-abbinate" finalizzati:
- alla raccolta di ulteriori elementi conoscitivi inerenti le comunità. Ad esempio il profilo degli altri ospiti attualmente presenti, per valutare se la situazione è favorevole all'inserimento del minorenne;
- alla verifica delle disponibilità da parte della comunità.
Il tutto mettendo in conto la visita della struttura da parte dell'équipe, salvo i casi in cui sia già nota (mai abbinare senza conoscere de visu).
o c) abbinamento: sulla base di tutti gli elementi di cui sopra l'équipe sceglie la comunità in cui inserire il minore.

Quale coinvolgimento del minorenne e dei suoi genitori?
Ipotesi: Assicurare al processo un'adeguata dimensione partecipativa, aiutando il minore (in misura dell'età e della capacità di discernimento) e i genitori (o il tutore) a comprendere e, ove possibile, a partecipare, al processo dell'abbinamento;

Quale attività di "reporting"?
Ipotesi: a livello territoriale occorre programmare laboratori di confronto deputati alla predisposizione di modulistica che permetta di descrivere tutti i passaggi, di argomentare e motivare tutte le valutazioni e le decisioni, ...».

Quali ulteriori elementi?
Quali fattori istituzionali e professionali, dal Suo punto di vista, rallentano il processo ideale di intervento?

MARCO GIORDANO
 
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Re: 1.B) QUALI CONTENUTI E METODI DI VALUTAZIONE/PROGETTAZIO

Messaggioda MARIANNA GIORDANO » 04/05/2015, 6:17

inserirei tr ale opzioni da approfonire nel progettare
la attenzione ai bambini traumatizzati vittime di esperienze sfavorevoli che costituiscono una quota consistente diei bambini fuori famiglia, per i quali non è possibile prevedere il rientro nella famiglia biologica per la gravità ed irrecuperabilità della situazione,che tuttavia per mille motivi non sono adottabili , i cui igenitori possono essre solo residuali, ma per i quali è doveroso ed urgente costruire progetti di affidi di lunga durata o almeno ad esito incerto
MARIANNA GIORDANO
 
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