Proposizione n° 4 - Anagrafe delle Comunità
Inviato: 02/06/2014, 14:19
Istituire anagrafi regionali delle comunità, dotate di schede descrittive approfondite (e aggiornate) che offrano tutte le informazioni funzionali utili ad un corretto abbinamento
Ogni abbinamento minore/comunità va realizzato avendo forte attenzione all'adeguatezza delle caratteristiche generali e specifiche della comunità con i bisogni di cui il minore è portatore.
Sarebbe assai utile se i servizi sociali territoriali potessero disporre non tanto di un semplice elenco delle comunità, bensì di un'anagrafe ragionata delle comunità, cioè di un banca dati corredata di informazioni dettagliate e aggiornate, sia sulla tipologia della struttura e del servizio svolto, che sulle caratteristiche e gli assetti specifici di ciascuna comunità.
Molto interessante a tale riguardo l'esperienza del "Centro di orientamento all'accoglienza minori" della Provincia di Roma che funge da punto di raccordo tra le comunità residenziali e i servizi sociali che, tramite il Centro, possono ricevere informazioni inerenti la tipologia delle strutture, la disponibilità di posti liberi, e ogni altra informazione utile.
SI PROPONE l'istituzione a livello regionale o provinciale di una banca dati delle comunità (raccordata, ove attivi, con i registri regionali delle comunità autorizzate/accreditate), dotata di schede descrittive approfondite che offrano tutte le informazioni funzionali utili ad un corretto abbinamento.
SI IPOTIZZA che le schede descrittivo-funzionali delle comunità:
• indichino le informazioni generali della comunità: collocazione geografica, organizzazione degli spazi, ...
• descrivano il progetto educativo generale della comunità
• indichino qualifica e profilo curriculare degli operatori della comunità;
• nel caso di comunità con nucleo familiare residente, indichino il profilo della famiglia secondo quanto ipotizzato nella "proposizione n. 2";
• descrivano il profilo "multi-funzionale" della casa, secondo quanto ipotizzato nella "proposizione n. 3", e riportando analisi dettagliate dei punti di forza e di debolezza della comunità;
• indichino gli aspetti formali della comunità: ente gestore, importo retta giornaliera, ...;
• siano aggiornate con frequenza almeno semestrale e ogni volta in cui si verifichi una modifica sostanziale del profilo della comunità.
Ogni abbinamento minore/comunità va realizzato avendo forte attenzione all'adeguatezza delle caratteristiche generali e specifiche della comunità con i bisogni di cui il minore è portatore.
Sarebbe assai utile se i servizi sociali territoriali potessero disporre non tanto di un semplice elenco delle comunità, bensì di un'anagrafe ragionata delle comunità, cioè di un banca dati corredata di informazioni dettagliate e aggiornate, sia sulla tipologia della struttura e del servizio svolto, che sulle caratteristiche e gli assetti specifici di ciascuna comunità.
Molto interessante a tale riguardo l'esperienza del "Centro di orientamento all'accoglienza minori" della Provincia di Roma che funge da punto di raccordo tra le comunità residenziali e i servizi sociali che, tramite il Centro, possono ricevere informazioni inerenti la tipologia delle strutture, la disponibilità di posti liberi, e ogni altra informazione utile.
SI PROPONE l'istituzione a livello regionale o provinciale di una banca dati delle comunità (raccordata, ove attivi, con i registri regionali delle comunità autorizzate/accreditate), dotata di schede descrittive approfondite che offrano tutte le informazioni funzionali utili ad un corretto abbinamento.
SI IPOTIZZA che le schede descrittivo-funzionali delle comunità:
• indichino le informazioni generali della comunità: collocazione geografica, organizzazione degli spazi, ...
• descrivano il progetto educativo generale della comunità
• indichino qualifica e profilo curriculare degli operatori della comunità;
• nel caso di comunità con nucleo familiare residente, indichino il profilo della famiglia secondo quanto ipotizzato nella "proposizione n. 2";
• descrivano il profilo "multi-funzionale" della casa, secondo quanto ipotizzato nella "proposizione n. 3", e riportando analisi dettagliate dei punti di forza e di debolezza della comunità;
• indichino gli aspetti formali della comunità: ente gestore, importo retta giornaliera, ...;
• siano aggiornate con frequenza almeno semestrale e ogni volta in cui si verifichi una modifica sostanziale del profilo della comunità.