In Italia è in crescita il numero di donne che si trovano ad affrontare una gravidanza da sole o con bambini neonati in situazione di indigenza. Alcuni recenti dati riportati dell’Istat hanno dimostrato che le zone d’Italia che ospitano il maggior numero di madri in difficoltà sono le regioni del sud. Napoli raggiunge il primato con 1169 contro le 344 di Roma e 381 di Milano.
La casa di accoglienza “Santa Gianna Berretta Molla” è un appartamento confiscato alla criminalità organizzata e assegnata dal comune di Angri (SA) nel maggio del 2012 per fini sociali all’associazione Progetto Famiglia Onlus. Casa Santa Gianna offre ospitalità a donne gestanti italiane o straniere che affrontano la gravidanza da sole e hanno difficoltà personali o familiari. Attraverso l’accoglienza le giovani madri vengono aiutate a superare la situazione di disagio e a vivere il periodo della gestazione ed il lieto evento della nascita in un clima di serena fiducia.
Le difficoltà delle donne che affrontano la gravidanza da sole provoca spesso sofferenza psichica e fenomeni di abbandono dei propri figli.Per aiutarle a superare tali situazioni i volontari e gli operatori di Progetto Famiglia Onlus intervengo con un progetto individuale che coniuga affetto, relazione e terapia. Nella casa non trovano solo una sistemazione abitativa familiare e adeguata alle loro esigenze, ma anche uno stile di vita improntato a regole, rispetto, sicurezza, capacità di collaborazione che le aiuta alle assunzioni di responsabilità e al raggiungimento dell’autonomia, fondamentale per affrontare la loro nuova situazione familiare.
La gestione della casa Santa Gianna dipende dall’Associazione Progetto Famiglia Onlus, sostenuta dalla beneficenza privata. La responsabilità della casa è affidata ai nostri volontari supportati dagli operatori specialisti nel campo psicologico e educativo. Da maggio 2012 ad oggi la casa ha accolto 5 madri in difficoltà e 3 sono i bambini nati durante la loro accoglienza. Casa Santa Gianna è composta da 3 doppie camere, 2 bagni, soggiorno, cucina e un ripostiglio, ed è possibile accogliere massimo 6 donne. Per consentire l’accesso alle persone diversamente abili, la Fondazione della Comunità Salernitana Onlus ci ha donato un montascale a cingoli.
- Provvedere alle necessità quotidiane come cibo, vestiti e il corredo per il bambino.
- Provvedere alle cure specialistiche di psicologi che accompagnano l’accoglienza della mamma e del suo bambino
- Sostieni le visite mediche e specialistiche
- Provvedi alle spese generali per il mantenimento della casa d’accoglienza.