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AMBITI DI ATTIVITÀ

L'associazione Progetto Famiglia Cooperazione fondata da don Silvio Longobardi, presbitero della diocesi di Nocera Inferiore - Sarno, è il braccio operativo della Fraternità di Emmaus, movimento ecclesiale nato agli inizi degli anni Novanta. Attualmente è presente con una propria sede e propri referenti in Burkina Faso e in Ucraina.

Burkina Faso

L'associazione è giunta in Burkina Faso nel 2003 in seguito all'incontro con p. Michel Belemboabga un sacerdote burkinabé giunto in Italia per un corso di studi, il quale alla domanda: "Cosa possiamo fare per voi?", saggiamente rispose: "Venite e vedrete".
Giunti a Koupéla, l'attenzione è caduta sulla povertà in cui vive la popolazione soprattutto nel periodo tra aprile e settembre, ossia quando il raccolto dell'anno precedente è finito ed è troppo presto per seminare il prossimo. La vita è molto semplice, si vive in capanne di argilla col tetto in paglia dove non ci sono letti tanto meno arredamenti, non c'è acqua corrente né energia elettrica. I bambini, spesso nudi, giocano tranquillamente nella polvere, sotto lo sguardo degli adulti o di qualche sorella maggiore.
Il primo impegno in Burkina è stato quello di elaborare e attivare un piano di sviluppo integrale in una zona delimitata, fra i villaggi di Tampellin e Koulowoko, nei comuni di Dialgaye e di Tensobetenga, una zona vasta e isolata.

Il piano di intervento prevede:
- costruzione di pozzi per l'acqua potabile
- costruzione di scuole primarie
- costruzione di un dispensario
- sviluppo di progetti agricoli
- sostegno a distanza di bambini, seminaristi, giovani liceali e universitari
- progetti vari (che rispondono alle esigenze immediate della zona a noi affidata) come la donazione di animali da allevamento, microcrediti finalizzati ad attività lavorative, ecc.

Agli inizi del 2007 abbiamo inaugurato l'Oasis Sainte Thérèse. La scelta di costruire e abitare una casa è stata dettata dal desiderio di entrare nella cultura di quel Paese per conoscere e condividere le gioie e gli affanni di questi nostri fratelli. La presenza in quella terra ci ha permesso di avvicinare i giovani, capire meglio le loro esigenze ed elaborare uno specifico progetto.

L'oasi Sainte Thérèse è la sede dell'associazione Progetto Famiglia Cooperazione ed è anche la casa di accoglienza per gli ospiti stranieri che desiderano vivere un'esperienza di solidarietà oppure vengono per verificare le opere realizzate. La casa è stata costruita ed è gestita dalla Fraternità di Emmaus, ed è attualmente affidata a Caterina Paladino, una laica consacrata della Fraternità. È lei la prima responsabile di tutta l'attività di cooperazione che l'associazione svolge in Burkina Faso.

L'oasi si trova all'interno di un ampio giardino (5.500 mq) in cui abbiamo costruito una serie di opere al servizio della gioventù liceale di Koupéla. Il Centro è dedicato a Giovanni Paolo II ed è affidato alla responsabilità di Paul Kaboré giovane burkinabè.

Il Centro Jean Paul II richiede ancora molte opere: nel 2016 è stato inaugurato un Foyer, cioè una casa per dare accoglienza alle studentesse liceali, per favorire l'integrazione scolastica delle ragazze. Altri progetti sono in cantiere: nel 2017 vogliamo realizzare in primo luogo una scuola materna per venire incontro alle esigenze di tante famiglie e per offrire ai più piccoli uno spazio che sia al tempo stesso occasione di aggregazione e formazione. Nel 2018 vogliamo dar vita ad un Liceo. Sono progetti importanti che potremo realizzare solo con l'aiuto di tanti benefattori.

Ucraina

L'Ucraina con un territorio di 603.000 Km quadrati è, dopo la Russia, il paese più grande d'Europa.
Qui, ogni anno, aumenta il numero dei bambini che abita per strada; di questi il 5-10% sono orfani veri, ma la maggior parte di loro sono orfani sociali perché i genitori sono vivi ma non si prendono cura dei figli. E' molto difficile presentare dati statistici reali perché i bambini si spostano continuamente. La maggior parte di questi bambini di strada ha fatto uso sia di droghe che di alcool, cominciano a fumare da 5-6 anni e conducono una vita disordinata. I ragazzi sopravvivono grazie all'elemosina, spesso anche con i furti, mentre ci sono altri che guadagnano lavando macchine; invece, molto spesso, le ragazze si prostituiscono.

Cresce progressivamente il problema dell'alfabetizzazione. Anche se l'Ucraina ancora rimane uno dei paesi più istruiti del mondo, secondo i dati del Ministero d'Istruzione, ben 360 mila piccoli ucraini non hanno completato la scuola primaria. La causa principale è di tipo sociale, per lo più connessa alla problematicità dei genitori ed alla disgregazione delle famiglie.

Nel maggio 2005 si è svolta la prima missione dell'associazione in Ucraina. La delegazione è stata ospitatagrazie a Mons. Stanislav Shirokoradiuk, vescovo ausiliare di Kiev e responsabile delegato della Caritas Nazionale Ucraina.

Gli impegni assunti dall'associazione in quest'area sono essenzialmente incentrati sulla problematica minorile. In particolare ci si è attivati nel favorire la de-istituzionalizzazione di bambini e ragazzi, mediante il sostegno alla costruzione e gestione di alcune case famiglia e la promozione di una rete di famiglie affidatarie locali. Quest'ultima attività è svolta in collaborazione delle Figlie del Purissimo Cuore di Maria, congregazione religiosa dell'est europeo impegnata da oltre un secolo nel sostegno all'infanzia abbandonata.

Negli anni successivi si sono recati volontari e benefattori i quali visitando le case famiglie e vivendo l'esperienza locale, si sono fatti promotori sensibilizzando altri amici creando una rete di sensibilità e di solidarietà.

Il 17 ottobre 2011 la Fraternità di Emmaus ha aperto una casa di carità e di spiritualità - l’oasi Beati Luigi e Zelia Martin attualmente aff idata a Maddalena Gallo, una consacrata laica. L’impegno di cooperazione è seguito da p. Jan Franciszek Slepovronski, un missionario polacco che vive e svolge il suo ministero in Ucraina dal 1991. Il nostro sostegno per i minori prevede, accanto all’aiuto economico, un percorso di formazione in modo da off rire anche un sostegno morale e formativo per l’educazione dei figli.

 

Israele-Palestina

L'associazione, all'indomani della seconda Intifada, ha avviato un canale di collaborazione con i Frati Francescani (Custodia di Terra Santa) i quali si sono impegnati in un opera di raccolta fondi e di sensibilizzazione. Decine sono stati gli incontri nelle scuole, nelle piazze (con la "Roulotte della Pace.

Nel giugno 2004, in seguito  alla prima missione di una delegazione dell'Associazione, è stato definito un Piano di Intervento quinquennale, per un importo di 105.000,00 €, che prevede azioni nei campi della promozione dell'occupazione (micro-credito ed esportazione artigianato locale), del sostegno all'istruzione (borse di studio per l'Università) e dell'aiuto ai bisognosi (adozione a distanza di famiglie indigenti). Nel dicembre 2005 si è svolta una seconda missione che ha portato al consolidamento delle attività precedentemente avviate ed all'attivazione di altri canali di collaborazione.
In particolare:
- con il Patriarcato Latino-Cattolico di Gerusalemme, per la realizzazione di attività di sostegno all'istruzione (mediante l'adozione a distanza scolastica ed universitaria) e l'avvio di attività in sostegno alla genitorialità ed alla vita di coppia (mediante borse di studio per la specializzazione di alcuni operatori).
- con l'Associazione "Casa di Grazia" di Haifa, per implementare l'attività di sostegno alle famiglie cristiane già avviata con la Custodia Francescana, mediante il canale dell'adozione a distanza.

Nel corso degli anni sono stati realizzati anche interventi in Libano (sostegno economico per la ricostruzione post-conflitto) ed in Colombia (sostegno alle attività di animazione giovanile).

Maison de Rose

ADOZIONI A DISTANZA

FORMAZIONE GIOVANI