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10/06/09

Progetto Famiglia, “Le strutture non bastano. Diamo una famiglia a chi è solo”


La Federazione Progetto Famiglia, dopo aver accolto con interesse il piano di interventi volti a potenziare l’offerta regionale dei servizi di cura alle persone prive di supporto familiare approvato della Giunta Regionale della Campania, lancia un  monito affinché questa opportunità venga valorizzata al meglio.

Don Silvio Longobardi, fondatore della Federazione che dal 1994 lavora a servizio della famiglia e dei minori in difficoltà spera che le risorse stanziate rappresentino una boccata d’ossigeno per quelle realtà che senza far rumore sostengono la famiglia e i soggetti più deboli. Don Silvio va al cuore della questione e afferma: «Mons.Giovanni Nervo, in un convegno svoltosi a Torino negli anni '80, disse "la comunità civile … che a un bambino senza famiglia non sa dare altro che un istituto, è poco civile …: è disumana". Chi non ha nulla ed è solo ha bisogno prima di tutto di una famiglia. Il piano pur nella sua fondamentale bontà rischia di porre l’accento più sulla riqualificazione delle strutture e che sul sostegno delle realtà familiari che fra mille sacrifici si aprono all’accoglienza».

Anche Marco Giordano, responsabile dell’area affido di Progetto Famiglia pone l’accento sull’utilizzo delle risorse stanziate  per favorire realtà che sappiano accogliere e trasmettere il calore che solo la famiglia può dare: «Una recente Legge Regionale sulla Dignità e la Cittadinanza sociale (n° 11/2007 ) ha previsto, per gli anziani, la possibilità di essere accolti presso famiglie (art. 31, comma 1, punto e). Nulla però di concreto è stato poi fatto per dare corpo a questa previsione legislativa» e aggiunge «Visto che l'obiettivo dichiarato dalla Regione è " di ricostruire per essi un contesto assimilabile a quello della famiglia" si potrebbero preferire, nell'assegnazione dei fondi, quei progetti che prevedono di realizzare tipologie di strutture residenziali che maggiormente favoriscono la dimensione familiare».