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10/02/09

Da Srtiano a Udine in 50: no all’eutanasia.


Striano. Dieci ore di autobus per dire di “no” alla condanna a morte di Eluana. A percorrere gli 850 chilometri che distano del piccolo Comune di Striano, nell’Agro- vesuviano, a Udine sono stati infatti circa cinquanta giovani dell’associazione “Progetto Famiglia”. Un viaggio cominciato all’alba di sabato scorso e che ha condotto nel nord- est d’Italia i ragazzi originari del Napoletano e del Salernitano, partiti con tanta speranza da cittadine come Poggiomarino, Angri, Pagani e Nocera Inferiore. Un weekend particolare per i ventenni dell’area che ai bagordi di pub e discoteche hanno preferito una veglia ed una fiaccolata per “spezzare” l’interruzione del’alimentazione della povera Englaro, ricoverata- per raggiungere l’ultimo respiro- nella clinica “La Quiete” del capoluogo friulano. Preghiere e slogan hanno infatti scandito il messaggio che i giovani partenopei hanno voluto portare sino in vetta allo Stivale, dove sono arrivati stanchi “ma- hanno riferito- anche con tanta energia per stare vicini ad una persona che subisce nel modo peggiore la presunta onnipotenza umana”. Una lunga serata che è cominciata con la celebrazione religiosa svolta nella parrocchia Santa Maria delle Grazie, da cui si è poi avviato il misericordioso pellegrinaggio verso la casa di cura in cui è internata Eluana. Lì, come tutti i coetanei della nazione, i ragazzi del “Progetto Famiglia” hanno lasciato una candela quale segno per opporsi alla cruenta pratica di cui è vittima la donna da diciassette anni in stato neurovegetativo. “Il processo vitale della Englaro verrà interrotto per mano degli uomini e di coloro che invece hanno giurato solennemente di custodire la vita – hanno commentato don Silvio Longobardi e Anna Pisacane, rispettivamente fondatore e presidente dell’onlus Agro- vesuviana. E’ questo il triste epilogo di una vicenda che da mesi è oggetto di troppi dibattiti e poca coscienza”.

(IL ROMA)

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Extra: IL ROMA