NOTA della CARITAS DIOCESANA di POTENZA (dr.ssa Marina Buoncristiano)
Vorrei richiamare l’attenzione sul tema del convegno” scelte a misura di bambino. Tra progettazione delle accoglienze e prevenzione delle cause degli allontanamenti”
Stiamo quindi già discutendo di quel segmento che va dallo svantaggio al disagio?
Facciamo un passo indietro e cominciamo col dirci che parliamo di FAMIGLIA quella famiglia che viene definita nel nostro codice civile “ il nucleo fondante la società” , stiamo parlando di persone che insieme hanno strutturato un progetto di vita, parliamo di sogni che rincorriamo e che a volte si infrangono, ma a volte, non è una regola! MENO MALE!!!!
Facciamo ora, un passo avanti, parliamo di famiglie che risiedono in meridione d’Italia e diciamoci la verità già questo è bastevole per affermare che stiamo riflettendo e confrontandoci su famiglie svantaggiate .
I motivi dello svantaggio sono noti a tutti mancano da noi tutti quei presupposti per poter analizzare , declinare la famiglia nei modi normali : in meridione il reddito familiare è più basso, alto tasso di disoccupazione, alta percentuale di lavoro nero, mancanza di asili nido, maggiore mancanza di conciliazione dei tempi lavoro-famiglia, piani regionali socio assistenziali desueti non al passo con i tempi ed i bisogni, mancanza perenne di fondi, assenza della cultura dell’agio.
Vorrei quindi uscire da questo schema e provare a fare una riflessione che possa consentire di ragionare in termini diversi
1) Possiamo cominciare col dirci che se c’è, esiste, l’urgenza di tutelare la famiglia dobbiamo necessariamente esigere che sia contemplata dentro un assessorato ad Hoc ( non solo per fondi ed interventi in termini di servizi, ma soprattutto per la promozione dell’agio familiare)
2) La Famiglia deve essere considerata in quanto famiglia dentro e fuori i servizi che si vanno ad erogare e non va più parcellizzata, non possiamo più consentire di ragionare per aree di competenza ( l’area minori, l’area anziani, l’area handicap, ecc.)
3) Quando parliamo di famiglia siamo abituati a parlarne per interventi riparativi da mettere in campo, siamo cioè abituati a ragionare già sul tema svantaggio/disagio e pertanto andiamo ad aprire il cosiddetto armadietto delle soluzioni possibili per l’uno o l’altro caso.
In pratica non siamo abituati alla promozione della cultura dell’agio ! se parliamo di tutela del diritto alla famiglia non necessariamente parliamo di famiglie svantaggiate e/o disagiate ma parliamo di una tutela universale; ritengo quindi che questo sia il vero tema su cui confrontarci per strutturare la sesta proposta . Quali interventi proporre per sostenere “ la Famiglia”? Iprovvedimenti da mettere in campo devono essere strettamente correlati ad ambiti di bisogno? Riteniamo importante la sua valorizzazione in virtù del fatto che la famiglia , ad oggi è l’unico vero supplente di un welfare che non risponde più a bisogni espressi e non ?
Possiamo riflettere su una serie di misure in grado di intervenire perchè la famiglia venga davvero tutelata, supportata , accompagnata per prevenire lo svantaggio ed evitare che si scivoli nel disagio?
4) Promuovere Cultura dell’Agio significa: investire in formazione degli addetti ai lavori ( assistenti sociali, operatori socio assistenziali, insegnanti, operatori e volontari di associazioni che si occupano di famiglia ,ecc.), sollecitare una adeguata legislazione regionale che possa mettere in campo azioni e risorse per il miglioramento della qualità della vita delle famiglie ; promuovere e strutturare reti di famiglie tali da fare in modo che ci sia il virtuosismo della
sussidiarietà e solidarietà per cui nel tempo anche quelle famiglie svantaggiate siano capaci di autodeterminarsi ed uscire pian piano dall’isolamento e dall’emarginazione.
5) Proviamo a fare un passo ancora più avanti, pensiamo in grande :è possibile proporre un modello “ Family Friendly”? penso di sì, occorre ! se vogliamo creare controtendenza culturale, se vogliamo essere al passo con i tempi ed i bisogni della famiglia del terzo millennio, se vogliamo salvare la famiglia dalla crisi economica e valoriale che sta imperversando in questi nostri giorni
Sicuramente un’attenzione è dovuta anche all’affido che è un valido strumento ma non è “ la soluzione” tanto c’è ancora da fare sul tema affido e lo sforzo deve essere direzionato anche in questo senso.
In sintesi se vogliamo partire da “ SCELTE A MISURA DI BAMBINO” non possiamo non scegliere di promuovere la Famiglia e la cultura dell’Agio della Famiglia, il Dovere di vedere riconosciuto ad ogni bambino, anche attraverso azioni e misure regionali, il diritto di essere felice!